Brano: [...]olta nelle officine e nei depositi dell' azienda tranviaria.
Liberato il 2.9.1943, fu poi attivo nella Resistenza romana.
Pietroni, Manlio
N. ad Ancona il 17.7.1916; stagnino. Membro di un’organizzazione co
munista clandestina, scoperta a Roma nel settembre 1939, venne arrestato e deferito al Tribunale speciale che, nel gennaio 1940, lo condannò a 9 anni di reclusione per propaganda svolta nelle fabbriche e nei depositi tranviari.
Pietro II
N. in Jugoslavia nel 1923, m. negli Stati Uniti nel novembre 1970; re di Jugoslavia.
Nel 1934, dopo la morte del padre Alessandro I Karagiorgjevic assassinato a Marsiglia dagli ustascia, fu designato ad assumere, undicenne, la corona di Jugoslavia (v.) sotto la tutela di un Consiglio di reggenza.
Il 25.3.1941, dopo il putsch realizzato dai militari contro il principe reggente Paolo e il governo Zvetkovic (che il 25 marzo avevano stipulato un patto di alleanza con la Germania nazista), a 18 anni dovette assumere il potere: esiliato il principe Paolo, dimesso lo Zvetkovic e sconfessata[...]
[...]lio di reggenza.
Il 25.3.1941, dopo il putsch realizzato dai militari contro il principe reggente Paolo e il governo Zvetkovic (che il 25 marzo avevano stipulato un patto di alleanza con la Germania nazista), a 18 anni dovette assumere il potere: esiliato il principe Paolo, dimesso lo Zvetkovic e sconfessata la loro politica (che aveva suscitato tra i fascisti italiani grandi speranze, dato il fallimentare andamento della campagna di Grecia), Pietro II incaricò il generale Dusan Simovic di formare un nuovo governo e dichiarò la Jugoslavia neutrale.
Il giorno seguente Hitler, inferocito da quella che considerava una ribellione, ordinò al suo stato maggiore di « annientare la Jugoslavia militarmente e come Stato ». In 20 giorni l'esercito jugoslavo, del tutto impreparato e debolmente guidato, fu costretto alla resa incondizionata. Le successive vicende misero però in evidenza che in Jugoslavia era già stata preventivata la guerriglia: molti dei militari sbandati portarono seco l'armamento leggero e occultarono altro materiale bellico che v[...]
[...] « annientare la Jugoslavia militarmente e come Stato ». In 20 giorni l'esercito jugoslavo, del tutto impreparato e debolmente guidato, fu costretto alla resa incondizionata. Le successive vicende misero però in evidenza che in Jugoslavia era già stata preventivata la guerriglia: molti dei militari sbandati portarono seco l'armamento leggero e occultarono altro materiale bellico che venne poi utilizzato nella successiva Guerra di liberazione.
Pietro II riparò in Grecia, da lì al Cairo e infine a Londra, dove formò un governo in esilio che, in un primo tempo, venne riconosciuto dalla Intera nazione. Per condurre la lotta contro i tedeschi, questo governo si appoggiò al colonnello Draza Mihajlovic (v.) ma alla fine del 1943, in seguito alle pressioni degli stessi inglesi, fu costretto a sconfessarlo e a riconoscere come forze della Resistenza quelle guidate da TJto.
Nel novembre 1945, quando in seguito a referendum la Jugoslavia fu proclamata repubblica, a Pie
594